teatro del silenzio 2009

Conferenza stampa del 17-12-2008. Museo Piaggio a Pontedera.

Oggi é un giorno di festa; espressioni artistiche si incontrano e si uniscono per far gioire i presenti. Il nostro lavoro é la comunicazione con il pubblico, con il popolo per trasmettere valori che permettono un’identificazione. Musica puo essere divulgata attraverso organi emittenti, le nostre possibilità sono limitate a casuali incontri oppure a collaborazioni fortunate che diventano multimediali in tutti sensi. Per questo vogliamo esprimere la massima gratitudine a tutti coloro che ci permettono e ci aiutano ad esprimerci!

La nostra storia qui in Italia si é scritta fino ad oggi percorrendo varie tappe che, fino ad adesso hanno trovato il principio e l'arrivo a Lajatico, in qualche modo collegato con il teatro del silenzio e queste terre originarie che spirano percezioni antiche e archetipe.

Nel 2005 con la nascita dei "Segnali elementari" é stato messo il primo segno, il primo tocco di colore. Camuffato in cartelli con colori gioiosi, sono stati riproposti elementi essenziali della vita quotidiana che si sorvolano, come tante verità che sono scontate ma purtroppo spesso dimenticate.

Al volgere delle festività 2005/06 é approdata la Madonna con il suo Gesù bambino ad Assisi, interpretazione molto apprezzata dai monaci. Con forme basilari e colori locali tipicamente attribuiti alla Madonna, come si può notare anche nella basilica stessa osservando i colori usati da Giotto, maestosamente sta come metafora per il principio femminile, espressione di continuità e rinnovazione. Elevata dalla grazia divina porta la corona delle sette virtù e, coll’ala, la dimensione angelica, sta' come mediatrice fra il regno divino e la terra.... Il Gesù bambino ad Assisi rappresenta la vita, la gioia colui che custodisce la luce e porta la pace...

Dopo lungo lavoro finalmente alla fine del 2007 si arriva alla collocazione della "Via della seta", opera molto invasiva che accoglie chi arriva nella Città, dando un forte segno di colore e forma. I colori sono sempre quelli locali di base, scelti fra una stretta schiera di colori limitati ma appositamente scelti fra i più espressivi. Lo stesso vale per le forme che si compongono di semplici elementi geometrici ispirate e abbinati fra di loro. I significati, una volta in più, cercano di ricordare nel profondo da dove veniamo e dove andiamo, da dove arrivano i nostri comportamenti quotidiani e cosa li compone.

Infine siamo ritornati a Lajatico con l'opportunità di creare una scenografia per questo meraviglioso luogo arcaico. La combinazione di luogo e azione uniti in un concerto di Andrea Bocelli, originario proprio di questo luogo, richiede una scenografia particolare che animi la scena, che dia spunto di riflessione, che decori i blocchi grezzi del teatro e che diano qualcosa di memorabile che si ricorda, non solo per l'apparenza ma per le emozioni suscitate dalla visione in combinazione al significato, il tutto sottolineato dalle soavi note della Musica.

Ho sempre fatto le stesse cose, "Segnali elementari" si basa su un quadro del ‘64. Le mie forme d'espressione non hanno niente a che vedere con l'arte moderna o contemporanea, non mi sono mai riferito a qualcosa di esistente. Però sono affascinato e ispirato da Piero della Francesca, Giotto, Cimabue, tutti coloro che hanno usato gli elementi della quotidianità quattrocentesca, simboli dei tempi romanici e gotici, essenziali nel loro apparire poiché semplici e comprensibili nel tempo. Mi rivolgo alle origine dell'espressione artistica dove i colori erano pochi, forti e espressivi.

Ho approfondito i desideri e le necessità delle persone attraverso un lavoro quindicennale nel campo della pedagogia, collaborando con bambini di varie età e anche con i loro genitori, scoprendo e dando un infinità di spunti utili a loro come anche a me stesso per poter comunicare ancor meglio ciò che veramente importa e cambia la percezione di stare in questo mondo. Da qui nasce il desiderio di arredare gli spazi pubblici con animazioni che coinvolgono più sensi possibili.